Allerta sanitaria urgente: 120.000 persone a rischio, sei tra loro?

E’ un allarme di non poco conto, che di recente, si è esteso a macchia d’olio, e che sta preoccupando davvero tutti quanti. Al momento, i casi coinvolti, sono quelli di circa 120 mila persone. Ma, potrebbe trattarsi, di un dato anche in crescita. Ma di quale problema si sta parlando?

Ictus celebrale: 120 mila persone colpite

Ebbene si, sono circa 120 mila persone, quelle colpite da ictus celebrale. E questo dato, vale per l’Italia, ogni anno. Di queste poi, circa 45 mila, hanno sviluppato dei disturbi neulogici, come la spasticità, che è un disturbo invalidante, che porta difficoltà nei movimenti. Anche i gesti quotidiani, sono davvero complicati.

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Insomma, un problema di non poco conto, che però solo il 30% degli italiani, riescono a riconoscere dai sintomi. E la cosa fa preoccupare e non poco, gli esperti del settore, inoltre, hanno anche sottolineato come, in futuro, questo numero, potrebbe anche aumentare. Con un incidenza sulla patologia, di almeno il 26%.

In modo particolare, la spasticità, è un sintomo che si presenta per il 19% dei casi nel giro di pochi mesi, e fino al 38% dei casi, nel corso di un anno. Ad oggi, del 18% delle persone, che ricevono questa diagnosi, solo il 5% riesce ad avere un cura corretta.

Ictus: che cosa è bene sapere

La cosa importante da sapere, è che l’ictus è una malattia cerebrovascolare, che è causata, da una ostruzione, che arriva, come conseguenza, di un trombo o anche di un embolo. O anche, per via della rottura, di una arteria. Un problema, per cui si deve intervenire in modo immediato, specialmente per il soccorso.

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Se si interviene in tempi stretti, ci sta la possibilità, che si possano salvare, un maggiore numero di cellule celebrali. Cosi da avere, una maggiore ripresa, e anche una minore disabilità, in un secondo momento. Una volta, che si arriva in pronto soccorso, infatti, ci sono dei protocolli, che sono ormai standard.

La cosa fondamenta, è sempre quella di riconoscere i sintomi, già nel momento, in cui i mezzi di soccorso arrivano sulla scena. Poi, provvedere, ad un rapido contatto con il centro specializzato, e con il neurologo, l’unico in grado di potere intervenire, in modo specifico. E al tempo stesso, anche corretto.

Quali sono i sintomi comuni?

I sintomi, di cui tenere conto, per potere capire che si tratta di ictus, sono: difficoltà a parlare, alterazione della vista, perdita della porzione del campo visivo, deviazione della bocca, deficit di forza, e anche di sensibilità da una parte del viso. E poi, alterazione dell’equilibrio stesso, e stato confusionale.

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Dopo attenti studi, è possibile cercare di trovare il modo per prevenire il problema, o quantomeno di provarci. E quindi, cominciare, da una alimentazione sana: cercando anche di accostare una attività fisica regolare, da potere svolgere anche in casa. E poi, smettere di fumare, dormire bene e a sufficienza. E tenere, sotto controllo il peso.

Ancora, stare attenti o per meglio dire, monitorare glicemia e colesterolo. Facendo sempre delle analisi del sangue periodiche. E cercando di gestire, anche quella che è la pressione sanguigna. Infine, cercare di portare avanti, anche una dieta mediterranea, cosi da potere ridurre sempre il rischio di ictus. A prescindere dall’età.

Per concludere

L’ictus celebrare, è un problema non da poco, che in tempi recenti, ha fatto scattare un vero e proprio allarme, per via dell’aumento dei casi. Anche gli esperti del settore, stanno cercando di fornire, le maggiori informazioni possibili, per riconoscere, il caso quando si presenta davanti ai nostri occhi.

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La velocità di azione, è la cosa fondamentale. Per cui, riconoscere i sintomi, permette di essere sempre tempestivi, e essere anche in grado di chiedere aiuto, senza aspettare oltre. Se si agisce in tempi stretti, ci sta la possibilità di salvare, almeno una parte del cervello. Se non tutto quanto. E’ un dato di fatto.

Ovviamente, il maggiore aiuto, è sempre quello che può dare il personale medico, e in modo particolare, il lavoro di un neurologo competente. Per cui, in presenza dei sintomi, che abbiamo appena elencato, è bene sempre andare in ospedale. E non aspettare oltre. E sperare, sempre, per il meglio, sotto ogni punto di vista.

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