I migliori formaggi per chi soffre di pressione alta

La pressione alta si combatte anche a tavola? La risposta è si. E’ un problema di cui forse, fin troppe persone soffrono, e che va sempre combattuto e tenuto sotto controllo. Anche, stando attenti a quello che si mangia a tavola. Ad esempio, alcuni formaggi, non devono proprio essere presi in considerazione.

Pressione alta: cosa sappiamo?

La pressione alta, conosciuta anche con il nome di ipertensione, è una patologia caratterizzata, da valori che salgono, anche troppo oltre la norma. Un campanello di allarme, che tra le altre cose, può portare all’insorgenza di malattie cardiovascolari, e anche di insufficienza renale. Problemi, che non sono davvero da poco.

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I sintomi che ci fanno riconoscere questo problema sono: mal di testa, stordimento e vertigini, ronzii nelle orecchie, alterazioni della vista e perdita del sangue dal naso. Ovviamente, lo stato di ipertensione, non sempre è accompagnata da sintomi, specialmente se la malattia si sviluppa in modo graduale. Infatti, l’organismo si abitua gradualmente, al cambio di valori.

Ad ogni modo, come detto prima, anche l’alimentazione in casi come questi è importante. Ad esempio, la prima cosa da sapere sempre è quella di limitare l’utilizzo del sale. La troppa quantità di iodio, porta a degli stati di ipertensione. Non si devono mai superare i cinque grammi al giorno. Ma non è finita qua.

Formaggio e ipertensione: fanno bene o male?

Forse non tutte le tipologie di formaggio, possono andare bene per chi soffre di ipertensione. Ma gli esperti del settore, si sono soffermati, sul parmigiano. Questo, è un formaggio con all’interno davvero tante sostanze nutritive, e proprietà, che alla conta dei fatti, poche persone conoscono. Pare, ci sia un collegamento anche con gli stati di pressione alta.

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Gli studi degli ultimi dieci anni, hanno sottolineato come: questa tipologia di formaggio, cosi come quelli stagionati, hanno il potere di abbassare i livelli di pressione alta. Grazie al lavoro dei loro frammenti, conosciuti con il nome di tripeptidi, che inibiscono l’enzima che stimola l’ipertensione, e fa alzare i sintomi.

Inoltre, al loro interno, ci sono anche dei sali minerali, che aiutano a tenere sotto controllo, i livelli della pressione. Cosi come il calcio e il potassio, che restano un valido aiuto. Per cui, nella dieta, è sempre importante inserire, il parmigiano, che è pieno di queste sostanze. Ed è sempre ottimo, avere in tavola.

Ed ecco altre accortezze alimentari

Usare spezie e aromi al posto del sale: la prima cosa da fare, è quella di evitare di aggiungere troppo sale alle pietanze. E limitare, anche quella da mettere dentro l’acqua di cottura della pasta. Per potere insaporire i piatti, è bene usare: spezie o aromi, verificando che non siano già stati salati.

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Limitare gli alimenti in scatola: in alcuni casi, gli alimenti che sono confezionati, hanno una grande quantità di sale al loro interno. In modo particolare, si deve stare attenti alla salamoia. Ma anche, al salmone affumicato, funghi sott’olio e capperi. E cose del genere, che si possono evitare e togliere da tavola.

Leggere sempre le etichette: cercare infine di preferire, sempre degli alimenti, in cui le etichette sono chiare. Non utilizzare i cibi, in cui la prima voce è quella riferita al sale. Che poi, è indicato sotto forma di iodio. Ci sono degli alimenti, in commercio, che riportano: senza gluttamato di sodio, e che sono migliori.

E infine lo stile di vita

Non solo la corretta alimentazione, per evitare dei fenomeni di pressione alta, si deve cercare di portare avanti, uno stile di vita sano. Per cui, cominciare controllando il peso, e togliere quei chili di troppo che si accumulano, e che possono causare fenomeni di ipertensione. A prescindere dall’età anagrafica.

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Cercare di fare sempre attività fisica, meglio ancora se di tipo aerobico. La cosa migliore è dedicare, almeno trenta minuti a settimana, per tre volte. E cominciare da li. Evitare il fumo. E cercare di esporsi, il più possibile, all’aria aperta, e quindi prendere sempre una quantità giusta di sole.

La cosa migliore, è quella di prendere il sole, a viso e collo e il resto del corpo, per quindici minuti al giorno. E anche, trenta minuti in inverno. E nei periodi di freddo, integrare anche con l’assunzione della vitamina D. Che fa bene al corpo e alle ossa. E normalizza i valori.

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