Contrastare la cosiddetta fame nervosa è un’esperienza molto diffusa tra le varie esigenze di tipo alimentare, dato che questo disturbo è stato riconosciuto come tale dalla medicina moderna, e definito anche dall’inglese come elemento problematico. Il cosiddetto emotional eating è un fenomeno comune che, come gli altri, necessita di riconoscimento e gestione.
Molti lo manifestano in piccole quantità, essendo parte del nostro organismo il desiderio di “gettarsi” sul cibo per compensare una mancanza, disturbo che è una delle cause dell’alimentazione scorretta e che può naturalmente generare vari elementi e problematiche come l’obesità, ma non solo. Essendo un fenomeno riconosciuto, va quindi compreso.
Riconoscere questo disturbo è il primo passo per comprenderne la presenza effettiva, e poi si traduce con il giusto approccio e azione concreta. Il segreto delle diete ma anche delle metodologie di identificazione dei disturbi è proprio riconoscere, ancor prima di contrastare, elementi come questo, oggi molto comuni nella vita di molti.
Definizione
L’emotional eating è facilmente identificabile ma non va confuso con un’abitudine che ci porta a “sgarrare” con il cibo occasionalmente. La nostra psiche infatti può indurci a mangiare e quindi soddisfare un bisogno legato all’emotività e allo stato del momento, più che alla reale necessità di assumere nutrienti.
La fame nervosa si manifesta proprio in caso di ansia, nervosismo ma anche noia ed insicurezza; la strategia è quindi comprendere ovviamente le cause ma anche modificare potenzialmente la propria dieta, così da ridurre questo disturbo riconosciuto, che come evidenziato non è causato da un bisogno fisiologico ma per l’appunto da uno emotivo.
È essenziale quindi prima di tutto individuare le cause: naturalmente queste possono essere disparate, davvero innumerevoli e per questo motivo non è sempre facile. Ma “sfogandosi” in altri modi, facendo sport, attività di concentrazione, ma anche abitudini legate al rilassamento come lo yoga la meditazione, è senz’altro possibile limitare molto questo contesto.
Cosa mangiare?
Molto spesso la fame nervosa diventa problematica non solo in base alla sua stessa natura ma anche in virtù del cibo che consumiamo. Anche se è ovvio, conviene imputare almeno in parte la presenza al cibo spazzatura ovvero il tanto considerato junk food, che oltre ad essere disponibile senza una preparazione quindi è idealmente adatto, è generalmente composto da elementi non salutari.
Oltre a monitorare la condizione psicofisica, è essenziale ridurre o eventualmente eliminare il cibo dalla facile consumazione nel nostro vivere quotidiano; essendo la fame nervosa un disturbo che spesso diventa compulsivo è bene invece avere a disposizione cibi più complessi e che magari necessitano di essere preparati, cotti o comunque richiedono un po’ di tempo.
Per molti aspetti, già questo comporta una forma di “stop” per la nostra mente: il dover cucinare o comunque occuparci nel rendere il cibo commestibile può essere anche una sorta di “valvola di sfogo” e contesto in grado di calmarci effettivamente parlando. Inoltre è essenziale dare la precedenza ad alcuni cibi più efficaci per contrastare la fame nervosa.
Fame nervosa: cosa mangiare?
Non esiste il cibo ideale per un disturbo così comune ma anche così legato all’aspetto emotivo, conviene concentrarsi su cibi che hanno la possibilità almeno parzialmente di farci sentire meglio prima di diventare fisicamente troppo impegnativi. Concentrarsi come detto su prodotti non confezionati quando possibile ma anche non troppo calorici è ovviamente meglio.
Frutta, verdura, ma anche quantità limitate di frutta secca (che è molto calorica ma anche sufficientemente saziante) sono elementi in grado di riempire la pancia ma anche la mente e sono poco portate a compromettere il problema della fame compulsiva che è la base, fondamentalmente, di quella conosciuta come nervosa.
Da non sottovalutare un apporto di carne bianca, condita solo in modo leggero con ingredienti come l’olio d’oliva EVO, elementi che come gli altri alimenti menzionati sono in grado anche di ridurre la pressione e quindi portare ad una condizione di maggior calma. Allo stesso modo è essenziale idratarsi quindi bere con regolarità.
Il supporto psicologico
La fame nervosa è considerata una delle principali cause scatenanti dei disturbi alimentari, che possono essere prevedibilmente causati da ambiti come lo stress casalingo, quello lavorativo ma anche una serie di altri elementi come la scarsa fiducia in noi stessi ed altre tematiche molto serie che non vanno minimamente sottovalutate.
Infatti può essere necessario un vero e proprio supporto psicologico, oltre a discutere di questo problema con i nostri cari oltre che con il nostro medico. La condizione essendo molto legata alla nostra situazione mentale, è diversificata al massimo e non esiste una soluzione unica per ogni personalità presente, quindi va valutata con cura.